Il 3 pomeriggio Franco Nasi terrà un seminario dal titolo “Traduzione dello stile, Stile della traduzione”.
Nel campo degli studi letterari la stilistica sembra essere tornata al centro dell’interesse dopo che i decenni dello strutturalismo e della semiotica avevano messo in secondo piano i suggerimenti metodologici di influenti maestri come Spitzer o Contini. Pur trascurando o ignorando il lavoro della stilistica letteraria, anche i Translation Studies negli ultimi due decenni hanno preso in considerazione il problema della traduzione dello stile, a partire dalle ricerche del Corpus Linguistics di Mona Baker o del Critical Discourse Analysis di Jean Boase-Beier. Durante il seminario ci soffermeremo dapprima sul significato attribuito solitamente al termine Stile e lo metteremo in relazione con altri termini spesso utilizzati nella critica della traduzione come “tono” “voce”, “ritmo”. Cercheremo poi di verificare – facendo ricorso a un approccio fenomenologico aperto, che tiene conto della dimensione storica dell’atto del tradurre, della tradizione della retorica, e che predilige un’analisi di tipo qualitativo (close reading) pur senza ignorare l’apporto prezioso della analisi di tipo quantitativo (distant reading) – se è possibile superare certi dannosi steccati disciplinari per cui la nozione di stile in ambito critico letterario sembra rivolta a indagare principalmente lo stile individuale (dell’autore del testo fonte o del traduttore), e in ambito linguistico i registri o i diversi usi pertinenti alle diverse tipologie testuali. Si esporranno infine anche alcuni brevi case studies relativi al complesso tema della Traduzione dello stile (Mark Strand tradotto) o dello Stile della traduzione (Busi, Visconti e Celati traduttori).
Franco Nasi (1956), saggista e traduttore, ha insegnato Letteratura angloamericana e Teorie della traduzione all’Università di Modena e Reggio Emilia. Formatosi alla scuola di Estetica di Luciano Anceschi dell’Università di Bologna, si occupa di letteratura comparata, teoria e storia della traduzione, storia della critica e delle poetiche. Fra le sue pubblicazioni di ambito traduttologico: Sulla traduzione letteraria (Longo 2001), Poetiche in transito (Medusa 2004), La malinconia del traduttore (Medusa 2008), Per una fenomenologia del tradurre (ed. con Marc Silver, Officina 2009), Specchi comunicanti (Medusa 2010), L’artefice aggiunto (ed. con Angela Albanese, Longo 2015); Traduzioni estreme (Quodlibet 2015); Tradurre l’errore (Quodlibet 2021). Ha tradotto e curato diversi volumi di autori inglesi e americani fra cui Coleridge, Wordsworth, Mill, Whitman e poeti contemporanei come Billy Collins e Roger McGough.
Introducono Giulia Marcucci, direttrice del CeST e Michele Sisto, condirettore di ri.tra.